Bad Blood

A Walk Along the Irish Border.

Colm Tóibín è un coetaneo o quasi. È nato nel 1955 ed è uno scrittore, sceneggiatore e giornalista irlandese. Di lui avevo letto Il mago, uscito in inglese nel 2021 e tradotto in italiano nel 2023, pubblicato da Einaudi. Parla di Thomas Mann: della sua vita, dei suoi segreti, del suo approccio alla scrittura e dei suoi esili in Svizzera e negli Stati Uniti. 

Nel frattempo mi è venuta voglia di andare in Irlanda e ho iniziato a leggere racconti, romanzi e altre storie utili per conoscere il Paese (poi ho rinunciato al viaggio, ma intanto mi sono documentato). Di Tóibín ho trovato il resoconto di un viaggio a piedi lungo la frontiera tra l'Irlanda del Nord e la Repubblica d'Irlanda dal titolo Bad Blood (originariamente Walking Along the Border). È stato pubblicato la prima volta nel 1987, dunque appena prima l'inizio di qualche forma di dialogo tra le due parti in guerra: cattolici e protestanti, lealisti e scissionisti, unionisti e repubblicani. L'Accordo del Venerdì santo sarebbe arrivato solo una decina danni dopo. 

Nel libro capisco fino a che punto i morti, gli attentati e le imboscate abbiano fatto parte della quotidianità. Proprio sulla linea di confine ci sono state azioni e contro-azioni efferate, violenze assolute, vite trascinate nella miseria. Colm Tóibín cammina lungo questa linea, superandola di volta in volta in una direzione o nell'altra, e non nasconde le sue preoccupazioni. Vede due persone affaccendate dietro un trattore e si convince che siano cecchini. Parla con gente diffidente, sempre all'erta, che malvolentieri si apre a questo sconosciuto... potrebbe essere chiunque, ma si dà per scontato che amico non è.

Tóibín racconta anche di posti inattesi e incredibili. Uno per tutti: il pellegrinaggio a Lourg Dergh, al Purgatorio di San Patrizio, un antico luogo di culto posto su Station Island, un isolotto nella contea di Donegal. I pellegrini vi si radunano tra maggio e agosto per sottoporsi a un programma di preghiere e penitenze calibrato per il più severo tra gli asceti. Tra l'altro è prevista una notte in bianco, consacrata interamente alla preghiera. E anche il digiuno imposto fa la sua bella parte. Tóibín affronta stoicamente la prova, da buon irlandese, anche se laico. La fede lo sostiene solo fino a un certo punto. Salta qualche preghiera, si distrae, lascia che siano gli altri a inginocchiarsi. Ciò che lo interessa sono i suoi compagni di viaggio. Perché lo fanno? Cosa li spinge? Che ne ricavano?

E poi sì, mi ha convinto. Dovessi andare in Irlanda salterò questa tappa.

Altri libri di Colm Tóibín: Long Island, Brooklyn, Il Mago, The Heater Blazing

Subscribe to Alberto Chollet

Don’t miss out on the latest issues. Sign up now to get access to the library of members-only issues.
jamie@example.com
Subscribe