Manchester
Northern Quarter
Il Northern Quarter è un quartiere di case basse e vecchie costruzioni industriali riciclate negli anni ‘90 in pub, bar e ristoranti di ogni tipo. Fa freddo. A un prezzo più che accettabile compero una cuffia e guanti senza dita. Poi mi faccio tagliare i capelli. Sempre per riscaldarmi (e per far riposare un ginocchio troppo stanco) mangio all’Ezra & Gill, che è un bel posto, come tanti altri qui attorno, con studenti attaccati al computer, gente che ride e schiamazza, una troupe cinematografica in pausa.
Le prime fabbriche tessili della città sono nate attorno al 1780 proprio nel Northern Quarter, anima e fulcro della rivoluzione industriale e di tutto ciò che questa rivoluzione ha portato con sé, in Inghilterra e nel mondo. Ne è stato testimone diretto Friedrich Engels, arrivato in città a soli 22 anni per occuparsi delle fabbriche paterne. Ma le sue idee mal si conciliavano con le aspettative della famiglia. Scrive “La situazione della classe operaia in Inghilterra“, si mette con l’operaia Mary Burns e si radicalizza.
Poi, sempre a Manchester, lavorerà con Karl Marx al tavolo quadrato della Chetham's Library e assieme pubblicheranno ciò che sappiamo: Proletarier aller Länder vereinigt Euch!
Manchester, 21 novembre '24
Small Things
"Most girls come here pregnant
Some by their own fathers
Bridget got that belly
By her parish priest
We're trying to get things white as snow
All of us woe-begotten-daughters
In the steaming stains
Of the Magdalene laundries
Joni Mitchell, The Magdalene Laundries
“Small Things Like These” è un film di Tim Mielants, con Cillian Murphy, visto al cinema Odeon di Manchester. Tratto da un libro di Claire Keegan del 2020 e sceneggiato dall’irlandese Enda Walsh, racconta proprio di queste Magdalene Laundries, luoghi di ipocrisia, violenza e sfruttamento minorile. Un sopruso creato dalla chiesa cattolica e incredibilmente tollerato dal governo irlandese fino alla fine del ventesimo secolo.
Manchester, 22 novembre '24
Castlefield
È Urban Heritage dell'Unesco e zona protetta per la presenza di testimonianze archeologiche romane e del passato industriale di Manchester. In una guida turistica Castlefield è indicata come "una delle zone più suggestive e rilassanti della città, lontana dal caos del centro, da godere soprattutto al tramonto, quando la luce del sole si specchia sulle acque dei canali e ci si può fermare a sorseggiare una birra in uno dei diversi bar e pub che costeggiano i passaggi pedonali, animando il quartiere con i loro tavolini all’aperto".
Ci vado al mattino. In giro non c'è nessuno o quasi, i bar sono chiusi e ho il mio da fare per mantenermi in equilibrio sui marciapiedi ghiacciati. Evidentemente l'uso del sale non è contemplato. Però stringo una certa solidarietà con i pochi presenti: una coetanea sovrappeso finita lunga e distesa, due giovanette munite di scarpette più adatte alla discoteca che a questa prova d'abilità, un runner solitario lungo e magro che quasi cade da un ponte e due signore stile "esercito della salvezza" che mi chiedono consigli di sopravvivenza.
Il posto comunque è suggestivo, very rough, con pub vecchi come la Britannia ma anche grattacieli e alberghi modernissimi. Ci tornerò con le scarpe chiodate.
Manchester, 23 novembre '24